La situazione degli spettacoli e dei saggi di danza in Ticino è allarmante. I livelli preoccupanti di volgarità e mancanza di rispetto mostrati al pubblico mettendo in mostra bambine piccole e ragazzine innocenti sono diventati la norma, in un’epoca in cui la lotta per i diritti umani dovrebbe invece prevalere. Il problema è ancora più evidente quando si tratta dei bambini e delle donne, che vengono esposti a comportamenti discutibili e spinti alla provocazione dalle stesse scuole di danza, che, per antonomasia, dovrebbero proteggerli.
Le scuole di danza, infatti, dovrebbero rappresentare luoghi in cui si insegnano discipline artistiche e valori positivi, trasmettendo l’importanza della cultura quale veicolo valoriale, ecco che invece sembrano incoraggiare comportamenti totalmente inappropriati. Gli insegnanti spingono le studentesse a mosse e pose volgari e provocanti, con movimenti che lasciano spazio a molte interpretazioni e suscitano una preoccupazione diffusa. Questo tipo di insegnamento non solo compromette l’educazione e lo sviluppo dei più giovani studenti, ma contribuisce anche alla diffusione di un modello culturale distorto.
In questa situazione, spetta ai genitori prendere in mano la situazione e monitorare attentamente le attività dei propri figli, anche se svolte all’interno di realtà che dovrebbero essere protette. Questi ultimi dovrebbero prestare molta attenzione a chi frequentano i loro figli e cosa fanno a scuola oltreché durante le lezioni di danza. È un compito difficile, ma necessario per proteggere i bambini dagli influssi negativi che possono compromettere la loro educazione e sviluppo e che, purtroppo, sempre più spesso provengono dalle stesse istituzioni.
Il fenomeno della volgarità e della superficialità che caratterizza gli spettacoli di danza oggigiorno è in linea con lo standard distorto della società odierna, in cui i social media spingono le persone a svalutare la propria immagine e a svendere la propria persona. L’importanza di essere popolari e ottenere l’attenzione dei più diventa prioritaria rispetto alla costruzione di una comunità basata sulla cultura e sull’arte. Questo atteggiamento promuove comportamenti basati sulla superficialità e la volgarità, che si riflettono, ovviamente, anche nel mondo della danza.
La domanda che sorge spontanea è: dove si nasconde l’arte in tutto questo? Come possiamo aspirare a creare una società ricca di cultura e bellezza se il messaggio che viene trasmesso è indecente, squallido e vergognoso? La danza dovrebbe essere un mezzo per elevare l’anima umana, per ispirare e portare emozioni positive. Ma se viene distorta e ridotta a uno strumento di provocazione volgare, perde la sua essenza e il suo significato più profondo.
È comprensibile poi che, di fronte a questo degrado culturale, vengano tagliati i fondi destinati all’arte. Se questo è ciò che viene considerato “talento” oggi, allora è inevitabile che le istituzioni e gli enti finanziatori non vedano motivo di sostenere un simile degrado culturale. La mancanza di valore e di rispetto che si manifesta in questi spettacoli rende difficile per il pubblico e per gli enti pubblici interessati riconoscere l’importanza dell’arte e, quindi, investire in essa.
Per tutto questo, quindi, è necessario un cambio di rotta urgente. Le scuole di danza devono ripristinare il rispetto per la disciplina e i valori che essa rappresenta. Gli insegnanti devono assumersi la responsabilità di educare le loro studentesse in modo appropriato, incoraggiando la creatività, l’eleganza e la bellezza senza cadere nella volgarità. Inoltre, è fondamentale che la società nel suo insieme rifletta sui messaggi che trasmette attraverso i media e i social media. Dobbiamo promuovere una cultura in cui l’arte sia apprezzata per il suo valore intrinseco e non solo per il suo potenziale provocatorio. Solo così potremo aspirare a creare una società più umana, rispettosa dei diritti della persona e della dignità anche dei più piccoli.
È questo l’auspicio di Manuela Rigo, titolare e docente del CENTRO DI DANZA R.A.D. OF LONDON, che vuole un cambiamento repentino nell’insegnamento della danza in Ticino, per riportare al massimo splendore un’arte tanto naturalmente bella. Presso la sua scuola, infatti, Manuela non ammette certe simili coreografie o movenze sgraziate e autodenigranti, promuovendo una danza sincera, spontanea, sinuosa, elegante e tecnicamente avanzata.
“La bellezza salverà il mondo” sosteneva nel suo omonimo saggio il filosofo bulgaro Cvetan Todorov, un vero inno all’aspirazione verso l’assoluto, ricercata attraverso, appunto, le vie dell’arte. Allo stesso modo, ed in ossequio di un simile mantra, Manuela vuole riportare il mondo della danza alla sua più alta versione. Per avere maggiori informazioni in merito al CENTRO DI DANZA R.A.D. OF LONDON DI MANUELA RIGO, sito a Taverne, e a tutti i corsi che propone, è possibile chiamare il numero di telefono 078 837 41 43 ovvero scrivere una e-mail all’indirizzo manuelarigo@hotmail.it.